CENTRO FOTOGRAFIA TORINO

Cosplayers

ARTISTA
Davide De Martis
QUANDO
30 gennaio 2017
DOVE
Via Giambattista Vico 1, Torino

Phos, Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive, presenta una mostra personale di Davide De Martis.

 

La domanda “Perché c’è la necessità di non essere ciò che siamo, o di essere ciò che non siamo?” è il filo rosso che lega le opere di Davide De Martis, soprattutto in questo lavoro dove maschera e costume sono per eccellenza veicoli di trasformazione e occultamento della propria identità.

 

Il buio è compagno fedele del fotografo: buio come strumento stilistico e simbolico che tanto cela, quanto svela i contorni sfuocati di un fenomeno presente che l’autore cerca di testimoniare, di fissare. E’ un percorso di introspezione personale, tanto dell’autore quanto dei soggetti ritratti, attraverso il quale De Martis testimonia un presente che già sta cambiando ma che ci invita, oggi e in futuro, ad interrogarci sulla genuinità personale dello scegliere la propria identità, e sul valore che diamo non solo a ciò che siamo ma anche a ciò che decidiamo di essere.

 

“Cosplayers” è l’ideale proseguimento del progetto “Socialportraits”, precedente lavoro di Davide De Martis legato al ritratto e presentato al Centro Phos nell’Ottobre 2013.

Il lavoro di Davide De Martis si concentra sul ritratto a partire dal 2010. Il primo progetto, realizzato in Togo e presentato come tesi di Diploma all’Istituto Europeo di Design di Torino, ritrae alcune prostitute della città di Lomè durante i loro momenti di pausa e di vita quotidiana. Questo progetto è la sua tesi di Laurea presso l’Istituto Europeo di Design di Torino.

 

Nel 2011 lavora a “Party scenes”, una serie di ritratti realizzati nel buio delle discoteche durante particolari feste organizzate da giovani per giovanissimi.

 

Nel 2012, in occasione della fiera d’arte “The Others” organizzata nell’ex carcere “Le nuove” di Torino, realizza un lavoro di ritratto nel quale i visitatori sono i protagonisti. In questi ritratti l’autore accentua l’estraneità dei visitatori, ripresi nella loro umana dimensione, rispetto alla particolare storia del luogo in cui si trovano.

 

Con “#socialportraits”, progetto del 2013, inizia il lavoro sulla trasformazione spontanea degli individui e la loro volontà di essere immortalati in pose ed abiti lontani dalla loro identità pubblica. Da questo momento la sua ricerca si focalizza sempre di più sul tema della trasformazione e nel 2012 inizia il progetto “Nuit royale”, una serie di immagini scattate durante diverse feste a tema rinascimentale in ambienti esclusivi.

 

La serie “Cosplayers”, iniziata nel 2013 e in mostra al centro Phos a partire dal 30 gennaio 2017, é quella che di più rappresenta la sua ricerca. In questo caso la trasmutazione dei soggetti ritratti comprende un’immedesimazione totale in quanto coinvolge parzialmente anche la loro vita quotidiana, riflettendo una volontà ed un desiderio differenti rispetto alle precedenti trasformazioni ritratte dall’autore.

 

L’interesse verso la comunità cosplay italiana deriva dalla passione che nutre verso il mondo dei Manga giapponesi e dei Comics americani.