CENTRO FOTOGRAFIA TORINO

4 Focus on The Others

ARTISTA
Andrea D'Angelo, Davide De Martis, Sara Vindrola, Vanessa Vettorello
QUANDO
8 - 11 novembre 2012
DOVE
Ex Carceri Nuove, Via Paolo Borsellino 3, Torino

4 fotografi under 35 – Davide De Martis, Sara Vindrola, Andrea D’Angelo e Vanessa Vettorello – erano stati chiamati da PHOS a realizzare un progetto fotografico durante le quattro serate della prima edizione di The Others nel Novembre 2011”.

 

Le opere presentate in mostra quest’anno nella cella/stand C17 sono il frutto di una personale interpretazione del luogo e delle persone da parte dei fotografi.

 

Sara Vindrola è stata invitata per la sua capacità di cogliere l’anima dei luoghi, di “indagare la natura dell’uomo attraverso il suo spazio” come lei stessa dichiara. Caratteristica delle sue fotografie è dunque l’assenza fisica delle persone, anche se fortemente presenti attraverso quelle tracce lasciate dal loro passaggio: oggetti abbandonati e sepolti che non raccontano solamente cos’è stato un luogo ma ancor più com’è stato vissuto. www.saravindrola.com

 

 

Davide De Martis ha immortalato le espressioni della gente isolandola dal contesto, soggetti colti di sorpresa nei loro atteggiamenti spontanei o raramente ritratti in posa; il suo occhio attento coglie gli attimi, li ruba per noi trasformandoli in “curiose” pose plastiche quasi impercettibili a occhio nudo. www.davidedemartis.com

 

 

Vanessa Vettorello ha utilizzato muri e pavimenti delle ex Carceri come fossero le quinte di una rappresentazione teatrale; attraverso l’uso di un occhio di bue ha illuminato “magicamente” persone trovate sul posto e coinvolte al momento, rendendole protagoniste di una messa in scena fatta per immagini. Dice: “Attraverso una mia personale interpretazione, ho voluto lavorare sui ricordi, i desideri e le paure delle persone che sono passate da Le Nuove durante la sua lunga, sofferta e variegata storia”.

 

I ritratti “segnaletici” di uomini e donne (in bianco e nero) scattati da Andrea D’Angelo, riprendono la metodologia adottata tra fine ‘800 e inizio ‘900 per fotografare i delinquenti. Ispirandosi alle leggi scientifiche, allora teorizzare, delle somiglianze fisionomiche tra questi, ha ritratto simultaneamente i soggetti sia frontalmente che di profilo, utilizzando uno specchio appositamente realizzato. I visitatori sono stati così consapevolmente schedati, fornendoci un archivio in cui è possibile confrontare i volti della gente del mondo dell’arte.