CENTRO FOTOGRAFIA TORINO

Networking Fine Art

Workshop con Stefano Bruna

 

I partecipanti al laboratorio vengono a conoscere una parte del tessuto metropolitano, entrando in contatto con i maggiori punti di riferimento dell’arte quali enti, fondazioni, musei e gallerie, non solo per visitare l’esposizione in corso ma anche coglierne l’organizzazione ed il backstage.
Nella seconda parte del workshop il referente curatoriale visionerà invece il portfolio o il progetto precedentemente preparato da ognuno dei partecipanti.

 

Le fasi del workshop saranno quindi 3:
La selezione/ammissione; per frequentare il workshop è necessario inviare il proprio materiale per la selezione, effettuata dal comitato scientifico di PHOS e da una parte degli addetti ai lavori coinvolti.
L’introduzione/incontro01; questa fase preparatoria prevederà la messa a punto dei portfolio o del progetto dei partecipanti con la supervisione dei responsabili di PHOS.
L’azione; 6 meeting concentrati nell’arco di una settimana presso i centri d’arte presentati nel programma. (ad ora in fase di completamento). Ogni meeting è concordato con la struttura coinvolta in base ai seguenti standard:
1) visita della mostra, della struttura, degli uffici/laboratori/archivio secondo la disponibilità
2) incontro con il curatore disponibile alla visione dei progetti/portfolio.

 

 

DOVE?
Al Centro Phos durante la fase in sede ed itinerante durante le visite

 

COME E QUANDO?
Il periodo verrà stabilito non appena sarà raggiunto il numero minimo di partecipanti (8).

 

QUANTO DURA?
Sono previsti: 1 incontro preliminare, 6 meeting1 incontro finale.

 

QUANTI SAREMO?:
Da un minino di 8 a un massimo di 10 partecipanti

 

QUANTO COSTA?
350 Euro
 

 

COME ISCRIVERSI?
Via e-mail, inviando la scheda di iscrizione compilata in ogni parte all’indirizzo phos@phosfotografia.it.

 

HAI DELLE DOMANDE?
Chiedi via e-mail o chiamando nella nostra sede di Chieri allo 011 7604867, o al 333 7470186.

 

 

Stefano Bruna 

 

Che si tratti di installazione o di fotografia, il lavoro di Stefano Bruna lascia, forte, la sensazione di osservare la sequenza interrotta di un sopralluogo. Non a caso il suo intervento si risolve spesso nella costruzione di un progetto teso al sovvertimento di altri ordini, anche architettonici, in cui cerca un particolare da ingrandire o amplificare per enfatizzare il suo pensiero. Allo stesso tempo oggetti e indizi di un percorso mutano dimensione, senza mai essere deformati, sino a diventare gli elementi astratti di un discorso il cui scenario iniziale fatto di sale TAC, ascensori, singoli oggetti, membra di animali e piazze vuote, viene trasposto in strutture essenziali e misurate.

 

La stessa naturalezza con cui ha sfruttato i media per dare forza all’opera si riflette nella sentita attività di docenza rivolta ai giovani e quindi nell’impegno profuso a  dirigere l’agenzia Phos e il lancio di talentuosi autori italiani.